Il nostro patrono San Camillo de Lellis
San Camillo è un santo di grande attualità per i malati dello spirito, dell’anima e del corpo
L’incontro tra l’associazione Famiglia delle Luce con Camilla e San Camillo de Lellis è nato casualmente nell’estate 2015. Qualcuno si affretterà a ribadire che non si è trattato di un caso e, probabilmente, non ha tutti i torti…
Durante un pellegrinaggio a Roma svolto nel Luglio 2015 l’associazione ha chiesto a P. Marco Causarano di accompagnare e di guidare il cammino. Eravamo coscienti che P. Marco era un sacerdote camilliano, ma sapevamo poco del suo ordine religioso.
Durante il percorso a Roma abbiamo visitato anche la Chiesa di Santa Maria Maddalena affidata ai camilliani e, nella successiva celebrazione eucaristica, P. Marco ha svolto un’ampia omelia dedicata a San Camillo dalla quale sono emersi i tratti salienti della sua opera.
Una visione intergrale della ersona
Ci siamo resi conto che la sua cura per la persona nella sua interezza, corpo, anima e spirito, per molti versi era sovrapponibile alla missione della nostra associazione.
Inoltre ci siamo resi conto che la data di matrimonio di due dei soci fondatori della Famiglia della Luce con Camilla era il 14 Luglio, giorno dedicato a San Camillo, infine la loro figlia primogenita tragicamente scomparsa alla quale è dedicata l’associazione, si chiamava Camilla, come la mamma di San Camillo. Da quel momento è nato il desiderio di nominare San Camillo de Lellis nostro patrono e abbiamo iniziato ad approfondire i momenti salienti della sua conversione e della successiva missione.
San Camillo il 2 febbraio 1575, dopo una gioventù turbolenta da soldato di ventura e dopo aver perduto ogni dignità umana, lungo il cammino per Manfredonia, povero e malato, improvvisamente si trova a terra in preghiera. Piange: un pianto liberatore. Eccolo nudo dinanzi a Dio nella sua verità di povero peccatore: un uomo che ha sprecato venticinque anni, i più belli. Non pensa che sia ormai troppo tardi.
Quel passato, così presente ora ai suoi occhi e presente fino alla morte, sarà alla base di una vita di misericordia verso tutti, in particolare verso gli ammalati nel corpo e nello spirito. Viene ordinato sacerdote nel 1584 e nel 1586 riesce a far riconoscere la sua congregazione con il nome di Chierici Regolari Ministri degl’Infermi e ottiene dal Papa Sisto V il permesso di poter applicare sull’abito talare la grande croce rossa che ancora oggi distingue i camilliani e che solo secoli dopo diverrà simbolo dall’associazione della Croce Rossa Internazionale.
Padre Marco Causarano uno degli eredi spirituali di Camillo di Lellis
Oggi i religiosi camilliani sono attivi “sul campo” nell’assistenza ai malati e nella pastorale della salute, negli ospedali o nelle case di cura in ogni angolo del pianeta, un ministero di ascolto, comprensione e compassione da svolgere però con professionalità, con l’aiuto di continue formazioni umanistiche unite ad un solido bagaglio di fede vissuta.
Ma la proposta di Camillo de Lellis, come lui stesso affermava, è non soltanto «una gloriosa storia da ricordare e da raccontare, ma una grande storia da costruire!».
E tra coloro che desideravano costruire avendo lui come esempio c’è anche la nostra associazione Famiglia della Luce con Camilla.
Il 20 Settembre 2015 l’assemblea straordinaria degli associati ha deciso di nominare San Camillo de Lellis patrono dell’associazione e il nostro associato P. Marco Causarano, nel corso di una toccante cerimonia, ha unito spiritualmente in modo inscindibile la storia di San Camillo del Lellis con quella della Famiglia della Luce con Camilla.
Da Gennaio 2016 P. Marco Causarano è stato nominato accompagnatore spirituale dell’associazione, ruolo che ha ceduto a D. Stefano Stimamiglio nel Febbraio 2020.
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