Comunione dei Santi e Preghiera di Intercessione
Un verità di fede centrale per la religione cristiana cattolica
Un verità di fede centrale per la religione cristiana cattolica
La comunione dei santi è un concetto centrale nella religione cristiana cattolica e rappresenta l’idea che tutti i credenti, sia i vivi che i defunti, sono uniti nella fede in Cristo e possono intercedere gli uni per gli altri attraverso la preghiera. In questo articolo esploreremo il ruolo della preghiera di intercessione e conosceremo meglio la comunione dei santi nell’ambito della fede cattolica.
I vivi e i defunti sono spiritualmente uniti
La comunione dei santi è un insegnamento fondamentale della Chiesa cattolica che si basa sulla convinzione che tutti i membri del corpo di Cristo, vivi e defunti, sono connessi in una comunità spirituale e possono intercedere gli uni per gli altri attuando una sorta di “solidarietà intergenerazionale“.
In quest’ottica la Chiesa è vista come un corpo mistico, dove, secondo una vecchia terminologia, c’è una “chiesa trionfante”, dove si trovano coloro che sono in Paradiso, una “chiesa purgante” riservata a coloro che sono in Purgatorio, e una “chiesa militante” per chi vive in terra.
Ma la terminologia appena esposta è stata oggi rivista, e l’enciclica Lumen gentium parla solo di una chiesa peregrinante unita con la chiesa celeste, specificando che: «Fino a che dunque il Signore non verrà nella sua gloria, accompagnato da tutti i suoi angeli (cfr. Mt 25,31) e, distrutta la morte, non gli saranno sottomesse tutte le cose (cfr. 1 Cor 15,26-27), alcuni dei suoi discepoli sono pellegrini sulla terra, altri, compiuta questa vita, si purificano ancora, altri infine godono della gloria contemplando chiaramente Dio uno e trino, qual è».
In Cristo, vivi e defunti sono membri di un unico corpo mistico
L’enciclica prosegue mettendo in evidenza che: «Tutti però, sebbene con gradi e modalità diverse, comunichiamo nella stessa carità verso Dio e verso il prossimo e cantiamo al nostro Dio lo stesso inno di gloria. Tutti infatti quelli che sono di Cristo, avendo lo Spirito Santo, formano una sola Chiesa e sono tra loro uniti in lui (cfr. Ef 4,16). L’unione quindi di quelli che sono ancora in cammino coi fratelli morti nella pace di Cristo non è minimamente spezzata; anzi, secondo la perenne fede della Chiesa, è consolidata dallo scambio dei beni spirituali». (Lumen gentium, cap. 7, 49)
È quindi evidente che ogni membro della chiesa, terrena o celeste che sia, è connesso agli altri attraverso lo Spirito Santo ricevuto con il battesimo. La comunione dei santi è per cristiani una verità di fede, infatti è parte integrante del Credo degli Apostoli, la professione di fede cattolica dove si afferma “Credo nella comunione dei santi“.
La preghiera di intercessione per i cattolici è un atto di umiltà e fiducia, una forma di preghiera spesso utilizzata per chiedere aiuto in situazioni difficili, per ottenere guarigioni o chiedere la protezione divina. Si tratta di una pratica spirituale nella quale i credenti pregano per gli altri, siano essi vivi o defunti. Quando si prega per i defunti si chiede la loro intercessione, domandando loro di unirsi alla nostra preghiera mentre chi prega si unisce alla loro.
I vivi e i defunti possono pregare insieme nella comunione dei santi
Questo avviene attraverso un’azione spirituale che non conosce tempo e spazio, perché si svolge in un eterno presente. In questo modo la preghiera di intercessione diventa intergenerazionale, cioè scavalca le generazioni abbracciando i vivi, i defunti e anche i discendenti delle generazioni future in un grande abbraccio d’amore. Per questo a volte, un po’ semplicisticamente, si parla di “guarigione intergenerazionale“, mentre sarebbe meglio definirla “solidarietà intergenerazionale“.
Durante la preghiera di intercessione ci si può rivolgere non solo alle anime sante, ma anche agli angeli o direttamente a Dio (Padre, Figlio e Spirito Santo), affinché portino aiuto, conforto o grazia a coloro per i quali si prega. Anche la Vergine Maria, madre di Gesù, è una figura centrale nelle preghiere di intercessione, insieme a numerosi santi canonizzati dalla Chiesa.
Ma, come già evidenziato, anche la preghiera rivolta ai propri defunti è parte integrante della comunione dei santi, per questo è pratica comune tra i cristiani chiedere il sostegno e l’intercessione di un caro defunto, visto che si tratta di una forma di “comunicazione indiretta” mediata da Cristo.
Cosa ben diversa è la “comunicazione diretta” attuata dagli spiritisti, che evocano le anime dei defunti per ottenere informazioni o per comandare loro determinate azioni; in questo caso si tratta di una pratica illecita e dannosa, priva di ogni rispetto per l’anima della persona defunta, severamente vietata dalla religione cattolica. Questa pratica è parte integrante dei culti animisti e sciamanici.
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La venerazione dei santi e la preghiera per i defunti sono parte della comunione dei santi
La Chiesa cattolica ha una lunga tradizione di venerazione dei santi, considerati testimoni viventi della fede. Nella religione cattolica, attraverso specifiche istruttorie, sono ufficialmente riconosciuti tre livelli di santità: “i venerabili”, “i beati” e “i santi canonizzati”. Tutti quanti sono considerati modelli di provata virtù e devozione, dai quali attingere per la propria santificazione.
La preghiera di intercessione coinvolge spesso l’invocazione di santi specifici, noti per essere patroni di una determinata causa. Ad esempio San Francesco d’Assisi è spesso invocato per la pace, mentre Santa Rita da Cascia è la patrona delle cause impossibili, San Pio da Pietralcina è invocato per domandare la guarigione fisica e spirituale.
È importante sottolineare che nella preghiera di intercessione la venerazione dei santi non equivale all’adorazione, perché solo Dio la merita, mentre i santi sono semplicemente onorati come esempi di fede e virtù. La preghiera di intercessione quindi non cerca di sostituire la relazione diretta con Dio, ma piuttosto di arricchirla e ampliarla coinvolgendo mediatori che hanno il compito di facilitare la relazione tra l’umano e il divino.
La preghiera di intercessione in comunione con i santi non conosce tempo e spazio.
Nella religione cristiana cattolica, la comunione dei santi rappresenta un legame spirituale che unisce tutti i credenti, sia vivi che defunti.
La preghiera di intercessione è un mezzo attraverso il quale i cattolici possono esprimere amore, solidarietà e devozione verso gli altri membri della comunione dei santi. Chiedere l’intercessione dei santi è un atto di fede che riflette la convinzione che la preghiera può portare conforto, guarigione e aiuto divino, inoltre non conosce tempo e spazio.
In definitiva, la comunione dei santi e la preghiera di intercessione sono aspetti significativi della fede cattolica che sottolineano l’importanza dell’unità spirituale tra i credenti e l’amore per il prossimo. Queste pratiche contribuiscono a creare un senso di comunità e solidarietà all’interno della Chiesa cattolica, rafforzando la connessione tra i membri del corpo mistico di Cristo.
Elisabetta Fezzi è giornalista e scrittrice creativa. È consulente relazionale esistenziale, counselor professionista ed esperta di scrittura autobiografica. È co-fondatrice e presidente della Famiglia della Luce con Camilla
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