PAROLE DI VITA
Il Vangelo incarnato che aiuta a riflettere
Esiste la resurrezione dei morti?
Alcuni non ci credono oggi così come non si credeva ai tempi di Gesù
Il Vangelo incarnato che aiuta a riflettere
Alcuni non ci credono oggi così come non si credeva ai tempi di Gesù
In questo articolo cercheremo di capire cosa insegna Gesù rispetto alla morte e alla resurrezione dei morti, un tema che ha interessato e continua ad interessare la storia dell’umanità. Prenderò spunto da un brano tratto dal Vangelo di Marco, dove Gesù ha un dialogo interessante con un gruppo di Sadducei.
✠ Vangelo secondo Marco 12,18-27
La vita dopo la morte, un argomento universale
In quel tempo. Vennero dal Signore Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello.
C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo ugualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio?
Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».
Cosa di dice questo Vangelo?
È un brano piuttosto complesso, che mette in moto molte domande. Partirei dalla fine, ma prima capiamo chi erano i sadducei. Non erano persone di poco conto ai tempi di Gesù, erano membri dell’alta società e delle famiglie sacerdotali, colti, ricchi, aristocratici, molto potenti sia a livello religioso che politico.
Da loro provenivano fin dall’inizio dell’occupazione romana sia i sommi sacerdoti che i rappresentanti degli Ebrei davanti al potere imperiale romano. Interpretavano in modo molto restrittivo la Torah e si limitavano ai primi cinque libri sacri, il cosiddetto Pentateuco. Torniamo alle domande che sviluppa questo brano del Vangelo di Marco.
Gesù trasfigura l’idea della morte
La prima riflessione è relativa alla resurrezione dei morti. Gesù dice ai sadducei che sono in errore se pensano che non ci sia la resurrezione dalla morte, inoltre prosegue la sua opera didattica spiegando che dopo la morte del corpo la vita prosegue e che saremo “come angeli nei cieli”, cioè saremo non più creature carnali ma spirituali e gloriose. Il concetto sarà ripreso da San Paolo in 1 Cor 15, 42-43 dove si legge che «si semina corruttibile e risorge incorruttibile; si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza; si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale».
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Conclusioni
Quindi ricapitolando possiamo ricavare che:
È giornalista pubblicista, enologo, dottore in scienze e tecniche psicologiche, counselor professionista e mediatore familiare. È co-fondatore dell’associazione Famiglia della Luce con Camilla e titolare di Ascolti di Vita.
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