

Di fronte ad un pericolo il cervello prepara all’attacco o alla fuga
Istintivamente, ognuno di noi è portato a lamentarsi. Infatti il cervello tende a dare più importanza alle cose negative che a quelle positive. Quando qualcosa non va, avvertiamo un senso di pericolo imminente e reagiamo con l’attacco o con la fuga: il lamento è un tentativo di fuga dalla situazione dolorosa e, contemporaneamente, un tentativo di attacco a ciò che viene identificato come responsabile.
Forse anche tu hai vissuto momenti di difficoltà e di scoraggiamento: come hai reagito? Magari stai vivendo un periodo simile anche ora: cosa stai facendo?
Il lamento può servire, la lamentazione fa perire
In un primo momento, il lamento può servire per prendere coscienza del disagio, ma, se lo mantieni a lungo, diventa un’abitudine che si trasforma in lamentazione.
Si ricorre alla lamentazione quando la responsabilità del disagio è collegata a fatti incontrollabili (il governo, l’economia, la fame nel mondo, ecc.), se invece la colpa viene attribuita ad una persona o ad un gruppo di persone, spesso viene attivata anche la mormorazione, che sfocia nel rancore e nella calunnia.
Approfondisci le differenze tra lamento, lamentazione e mormorazione
Ma come uscire da questo circolo vizioso, che porta danni alla salute psico-spirituale, si riverbera nel corpo generando posture e specifiche espressioni facciali, e infine finisce per isolarla rendendola insopportabile?
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La lode previene lamentazione e mormorazione

La lode benedice la tua vita e quella degli altri
Gratitudine e lode sono l’esatto opposto della lamentazione e della mormorazione, impossibile viverli contemporaneamente. Essere grati e riconoscenti apre alla lode, che fa molto bene:
- a sé stessi: sono molti gli studi che confermano gli effetti positivi del ringraziamento sull’umore, sulla lucidità di pensiero e sulla gestione delle emozioni;
- agli altri: si risulta più attraenti e gradevoli nelle relazioni;
- alla vita spirituale: si rende gloria a Dio e la vita di fede spicca il volo.
Chi si lamenta, non riconosce e né gode le benedizioni, anzi produce maledizioni per sé e per il prossimo. Chi, al contrario, abbonda nel ringraziamento piuttosto che concentrarsi sui problemi, ha più chiarezza su come affrontarli e vive nella pace.
Non si tratta di astrarsi dalle difficoltà, ma di trasformarle in opportunità: si tratta di modificare il pensiero di essere solo una vittima.
Sta ad ognuno di noi vivere, nel ringraziamento e nella lode, atteggiamenti che non sono innati e spontanei, ma frutto di una libera scelta che coinvolge la volontà. Dopo un po’ di resistenza iniziale, si scopre però che ne vale la pena: la lode apre alla vita, promuove nuove azioni e preserva dalla morte interiore. La persona che loda viene trasformata progressivamente ad immagine del suo Dio, viene ripristinato il collegamento divino e attivato lo Spirito Santo. Anche sul piano pratico, scaturiscono soluzioni inaspettate, utili per affrontare le difficoltà, delle vere e proprie ispirazioni.
Perché attendere a lodare quando si è già nei guai? È utile scegliere la lode prima di iniziare a star male: meglio prevenire che curare!
FORSE NON SAPEVI CHE… Una buona confessione sacramentale dovrebbe contemplare anche la lode, facendo memoria e ringraziando per i momenti nei quali Dio è intervenuto nella tua vita. Si chiama “esame di coscienza spirituale”.
Perché non lodiamo insieme?
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UN LUOGO DI ANTICA SPIRITUALITÀ

Cappella di Giovanni Paolo II
Il luogo dove si svolge questo ritiro spirituale è un invito alla lode. Si tratta del Centro di Spiritualità del Santuario Beata Vergine del Fonte, conosciuto come SANTUARIO DI CARAVAGGIO, dove sgorga un’acqua di guarigione legata ad un’apparizione mariana avvenuta il 26 Maggio 1432. Oggi è uno dei luoghi di spiritualità più importanti della Lombardia, in un simile ambiente la lode sgorga spontaneamente dal cuore!
Pregheremo nella Cappella di Giovanni Paolo II, una vera e propria opera d’arte sacra realizzata per la visita del pontefice. È prevista la partecipazione alle celebrazioni eucaristiche nel Santuario.
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IMPARA LA LODE CON NOI
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CHI CONDUCE IL RITIRO SPIRITUALE
Elisabetta Fezzi è cofondatrice e presidente dell’Associazione Famiglia della Luce con Camilla, scrittrice, counselor pastorale ed esperta di scrittura autobiografica. È ministro della Comunione Eucaristica e formatrice in corsi e ritiri spirituali cristiani cattolici.
Fabrizio Penna è cofondatore dell’Associazione Famiglia della Luce con Camilla, giornalista, counselor professionista, psicologo, mediatore familiare ed esperto di formazione. È ministro della Comunione Eucaristica e ideatore di percorsi di crescita umana e spirituale riconosciuti dalla Chiesa cattolica.
DOVE E QUANDO
Centro Spiritualità Santuario Beata Vergine del Fonte Viale Papa Giovanni XXIII – Portici del Santuario 2 – CARAVAGGIO (BG) Scopri dove si trova e come fare ad arrivare
DATE: 26 e 27 AGOSTO 2023.
Inizia sabato mattina entro le ore 9,30 e termina domenica alle ore 17,30.
Puoi partecipare anche online se non riesci ad organizzarti
COSTI
È possibile scegliere tra due modalità di partecipazione:
- IN PRESENZA: 120 € doppia – 140 € singola
- ONLINE: 50 €
I costi comprendono pernottamenti in camera singola o doppia, i pasti, le catechesi e i laboratori, intensi momenti di preghiera e l’adorazione eucaristica serale. È prevista la partecipazione alle celebrazioni eucaristiche proposte dal Santuario che ci ospita.
È riservato agli associati: associarsi è semplice e lo puoi anche fare ora…
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ALL’INIZIO DEL RITIRO MANCANO:
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