Migliora le tue relazioni interpersonali
Il ruolo cruciale della comunicazione, dell’intelligenza emotiva e della fede
Il ruolo cruciale della comunicazione, dell’intelligenza emotiva e della fede
Nella società odierna, dove le relazioni avvengono in modi sempre più vari e veloci, le competenze di comunicazione e l’intelligenza emotiva sono diventate essenziali per migliorare i contatti interpersonali con familiari, amici e colleghi di lavoro. Ma anche una sana vita spirituale concorre a migliorare le capacità comunicative su un piano più elevato. Tutti questi aspetti sono cruciali non solo per il successo nella vita professionale, ma anche per il benessere personale, per costruire relazioni significative e durature e per vivere una fede matura. In questo articolo, esploreremo l’importanza di sviluppare queste competenze e come possono avere un effetto positivo sulla tua vita.
È impossibile non comunicare, sin da piccoli apprendiamo modalità specifiche
È impossibile non comunicare, recita il primo assioma della comunicazione. Sin da piccoli apprendiamo modalità specifiche e la nostra capacità di comunicazione è il pilastro delle nostre relazioni.
La capacità di esprimere chiaramente le proprie idee, di ascoltare attivamente e di comprendere gli altri è fondamentale per evitare malintesi e conflitti. Imparare a comunicare in modo assertivo ed empatico può aiutarti a superare queste sfide.
Esaminiamo meglio alcune ragioni per cui la comunicazione è così importante.
Comunicare chiaramente significa esprimere le proprie idee, sentimenti e desideri in modo comprensibile e autentico. Questa capacità viene definita assertività, una posizione relazionale che va imparata e sperimentata perché non è istintiva, si oppone alle altre posizioni comunicative primordiali che sono la modalità passiva, quella aggressiva e quella aggressivo-passiva. Una comunicazione chiara riduce il rischio di fraintendimenti, consentendo agli altri di capire meglio ciò che pensiamo e sentiamo. Questo favorisce la costruzione di rapporti più solidi e autentici.
Il conflitto non va evitato, ma eventualmente prevenuto e gestito.
Inevitabilmente, si verificano conflitti nelle relazioni, tuttavia, la capacità di comunicare in modo efficace può aiutare a risolvere i problemi in modo pacifico.
Ascolto attivo e abilità nel negoziare sono abilità chiave per superare gli ostacoli nelle relazioni. Imparare a gestire situazioni conflittuali in modo costruttivo, ascoltando e rispettando i punti di vista altrui, può prevenire l’escalation emotiva sovente collegata alle controversie, quindi consente di mantenere relazioni più sane.
Nelle relazioni familiari spesso diamo per scontato di venire compresi, ma in molti casi non è così. Infatti le differenti percezioni di uno stesso fatto, frutto di differenti vissuti personali e schemi di pensiero, sovente portano ad incomprensioni.
Tuttavia, investire nella comunicazione e nell’intelligenza emotiva può migliorare notevolmente la qualità delle relazioni familiari, infatti imparare a gestire le emozioni durante le discussioni e comunicare i nostri bisogni in modo chiaro può ridurre i conflitti e rafforzare i legami familiari, promuovendo fiducia, rispetto e attenzione reciproca.
L’empatia è una sintonizzazione emotiva con gli altri
La comunicazione efficace non riguarda solo l’espressione di sé, ma anche la capacità empatica di mettersi nei panni degli altri. L’empatia è un componente importante della comunicazione, che permette di comprendere meglio emozioni e punti di vista degli altri.
L’empatia favorisce la solidarietà, ed è utile sapere che la capacità empatica si acquisisce durante l’infanzia, osservando figure significative che la esercitano, ma anche e soprattutto da adulti. L’empatia adulta si potenzia attraverso un esercizio costante volto alla compassione e all’autocompassione. Una buona comunicazione con sé stessi, cioè un sano dialogo interiore, promuove l’auto-empatia, che consente di osservare il proprio limite con misericordia.
L’intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri. Questa abilità è fondamentale per migliorare le relazioni interpersonali perché permette di comunicare in modo più equilibrato e costruttivo. Inoltre, comprendere le emozioni degli altri, come già evidenziato, aiuta a stabilire connessioni più profonde e a risolvere conflitti in modo pacifico.
Ecco come l’intelligenza emotiva può contribuire al successo nelle tue relazioni:
Più autoconsapevolezza
La prima fase dell’intelligenza emotiva è l’autoconsapevolezza. Implica la capacità di riconoscere le proprie emozioni e comprendere come queste influenzano il proprio comportamento. Essere consapevoli delle proprie risposte emotive consente di gestirle in modo più appropriato ed equilibrato, evitando picchi sia in eccesso che in difetto.
Più autocontrollo
Il controllo delle emozioni è fondamentale per evitare reazioni impulsive che potrebbero danneggiare le relazioni. L’autocontrollo permette di gestire lo stress e le emozioni negative in modo costruttivo, mantenendo la calma anche nelle situazioni difficili. Facile? No! Possible? Si.
Più empatia
L’empatia, menzionata anche in relazione alla comunicazione, è un elemento chiave dell’intelligenza emotiva. Essa implica la capacità di comprendere le emozioni degli altri e rispondere in modo appropriato ad esse. L’empatia aiuta a stabilire connessioni più profonde e significative con gli altri, a patto che non scada nella “simpatia”, che invece porta non solo a porsi nei panni degli altri ma anche ad indossarli, sostituendosi in scelte che non competono oppure immedesimandosi troppo nelle vicende altrui, tanto da rimanerne schiacciati emotivamente perdendo lucidità e capacità di giudizio.
Più abilità sociali
L’ultima componente dell’intelligenza emotiva riguarda le abilità sociali, che includono la gestione delle relazioni con gli altri. Questa abilità comporta la capacità di negoziare, risolvere i conflitti e collaborare efficacemente. È l’effetto pratico delle precedenti abilità di autoconsapevolezza, autocontrollo ed empatia.
La preghiera decentra dall’io per aprirsi alla relazione con Dio
È assodato anche dalla ricerca psico-sociale che i bisogni fondamentali della persona non sono solo autocentrati, coè volti a promuovere l’io (i bisogni dell’io sono quelli fisiologici, di sicurezza, di appartenenza, di stima e di realizzazione), ma esiste un bisogno superiore trasversale che viene definito di “auto-trascendenza”, volto a decentrare l’io verso altri. Questo decentramento da sé è frutto di un bisogno relazionale primordiale e può essere rivolto non solo verso le relazioni interpersonali, ma anche verso le relazioni spirituali.
La spiritualità e la religiosità promuovono la trascendenza tra l’umano e il divino, ovvero facilitano la ricerca di Altro. Le implicazioni sul piano relazionale per chi vive una religiosità matura sono numerose:
Porsi nella posizione di creatura aiuta a limitare l’egocentrismo e l’auto-deificazione che fanno perdere il senso del limite e promuovono principalmente sé stessi. Nelle relazioni questo atteggiamento genera atteggiamenti possessivi volti a manipolare l’altro, visto come uno strumento per la propria realizzazione e il proprio benessere. Dio invece aiuta a comprendere, per i cristiani attraverso l’esempio di Gesù, che lo scopo della relazione è il dono di sé, lo stesso dono d’amore che Dio riversa su ognuno attraverso la grazia, che perdona gli errori, reintegra nella sana relazione e offre salvezza.
Ampliare gli orizzonti relazionali serve a non diventare autoreferenziali
Più si è auto centrati più si è limitati al proprio perimetro relazionale, che tende ad escludere tutti coloro che non si piegano alle proprie richieste. Oppure investe gli altri con le proprie proiezioni, che tendono ad attribuire loro le responsabilità dei propri limiti. La preghiera, l’ascolto della Parola di Dio e l’esercizio dei Sacramenti (Eucaristia e Riconciliazione in primis) sono invece modalità relazionali performative, volte a farsi plasmare da un amore divino che va oltre la propria vita e le proprie esigenze. In questo modo ci si può aprire al prossimo trasfigurando i propri bisogni.
La spiritualità e la religiosità mature aiutano ad avere non solo maggiori relazioni, ma soprattutto consentono di avere migliori relazioni. L’esercizio delle virtù, anteposte ai vizi, consentono di vivere relazioni nutrienti, sane ed equilibrate, che rendono felici. La felicità infatti è il fine ultimo di ogni creatura umana, e si realizza coltivando tutto ciò che è vero, buono e bello, mediante azioni sostenute da un’intelligenza orientata ad un retto fine.
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Ora che hai compreso l’importanza della comunicazione, dell’intelligenza emotiva e di una sana vita spirituale, è fondamentale che tu possa mettere in pratica queste competenze nelle relazioni quotidiane. Lo puoi fare utilizzando:
L’ascolto Attivo
Presta attenzione quando gli altri parlano e cerca di comprendere veramente ciò che stanno dicendo, anziché pensare a come rispondere.
L’espressione emotiva
Non aver paura di esprimere i tuoi sentimenti in modo aperto e onesto, ma fatelo in modo rispettoso.
La gestione dello stress
Impara a gestire lo stress e le emozioni negative in modo da non riversarli sugli altri, che te ne saranno grati e verranno a cercarti per chiederti consigli.
Lo sviluppo empatico
Mettiti nei panni degli altri e cerca di comprendere le loro prospettive e sentimenti: è un’abilità che contente di mettere il turbo a qualsiasi relazione.
La costruzione di amicizie significative
Le amicizie sono preziose per il benessere emotivo e la comunicazione aperta e onesta è la base di amicizie durature. Sviluppa la tua intelligenza emotiva, sarai in grado di comprendere meglio le esigenze dei tuoi amici e sostenervi reciprocamente durante i momenti difficili.
L’applicazione delle competenze sul lavoro
Nel mondo del lavoro, le competenze di comunicazione e l’intelligenza emotiva sono altamente valorizzate. Essere in grado di comunicare efficacemente con i colleghi, gestire conflitti e mostrare empatia verso i membri del team può migliorare la tua produttività e la tua capacità di collaborazione. Queste abilità possono aiutarti a progredire nella tua carriera.
L’inserimento di momenti di preghiera
La relazione tra l’umano e il divino si realizza attraverso la preghiera, che può avvenire attraverso differenti modalità. In qualsiasi modo avvenga la tua preghiera consente di aprire una dimensione relazionale che agisce trasversalmente su tutte le precedenti abilità, dando loro un senso e un ampliamento.
Abilità di comunicazione emotiva unite alla spiritualità producono felicità
Sviluppare competenze di comunicazione, intelligenza emotiva e spiritualità è fondamentale per migliorare le relazioni interpersonali con familiari, amici e colleghi di lavoro. La capacità di comunicare in modo chiaro ed empatico, insieme alla gestione delle emozioni, favorisce la creazione di legami più forti, la risoluzione dei conflitti e il successo nella vita personale e professionale. Investire nello sviluppo di queste competenze è un passo importante verso una vita più appagante e soddisfacente. Non dimenticare di alimentare la vita spirituale e di fede. Prenditi il tempo per migliorare queste abilità e osserva come le tue capacità di relazione sia a livello umano che spirituale miglioreranno.
È giornalista pubblicista esperto del settore eno-agro-alimentare, è psicologo, counselor professionista e mediatore familiare. È anche co-fondatore dell’associazione Famiglia della Luce con Camilla e titolare di Ascolti di Vita.
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